La questione del metodo

Tutti noi siamo costantemente alla ricerca di un metodo per fare le cose nel modo migliore possibile.
Alcuni esempi:
- Studiare per gli esami
- Dimagrire
- Imparare le lingue
- Per scoprire nomi e cognomi di chi ci segue su WhatsApp
- Suonare l’ukulele da autodidatta
- Fare soldi
- Tenere sempre pulita la cucina in poco tempo
- Far dormire i bambini
- Smettere di fumare
- Allontanare le zanzare
- Risparmiare tempo
- Riordinare l’armadio
- Archiviare i cd musicali
- Cucinare una cena improvvisata coi fiocchi!
Cosa significa “modo migliore”?
La mia esperienza mi dice che, di solito valutiamo un metodo in base a 4 caratteristiche:
- Velocità: il metodo indica il modo più rapido di operare e ci fa risparmiare tempo
- Semplice: non richiede particolari competenze o conoscenze di partenza e non ci fa fare troppa fatica
- Risparmio: permette di ridurre al minimo la spesa
- Sicurezza: il metodo è stato già testato da moltissime persone e il risultato è garantito (a volte in alternativa basta un Testimonial particolarmente influente)
Magari non ci mettiamo a fare un’analisi SWOT ma comunque stiamo intuitivamente attenti a queste 4 caratteristiche.
Se almeno 3 su 4 sono soddisfatte siamo interessati a valutarlo, se addirittura sono soddisfatte tutte e 4 ecco che lo consideriamo il metodo migliore che abbiamo trovato per fare quella certa cosa.